Betaina e nutraceutica: funzioni e usi

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La betaina è una molecola conosciuta anche come trimetilglicina, un composto organico presente in molti alimenti come quinoa, broccoli, spinaci, amaranto, avena e barbabietola da zucchero. Deve il proprio nome alla barbabietola da zucchero dalla quale viene estratta ed è fondamentale per il metabolismo di proteinecalciovitamina B12 e ferro.

La sua molecola presenta una struttura chimica costituita dall’amminoacido glicina con attaccati tre gruppi metilici (CH3), conferendole la caratteristica di agire come un agente metilante, con un ruolo chiave nei processi di metilazione cellulari cedendo gruppi di metile a varie sostanze.

Disturbi cardiovascolari

Per quanto riguarda disturbi come l’omocistinuria e l’iperomocisteinemia, la betaina svolge un ruolo fondamentale, in quanto abbassa il livello plasmatico di omocisteina. Il livello di omocisteina nel sangue infatti quando è alto diventa un fattore di rischio per le malattie cardiache.

Più nello specifico nel caso dell’omocistinuria, la betaina è coinvolta nella rimetilazione dell’omocisteina per formare la metionina. La reazione avviene insieme alla vitamina B12 e all’acido folico. La betaina cede gruppi di metile all’omocisteina, convertendola in metionina e riducendo l’impatto negativo sulla salute cardiaca.

Farmaco o integratore

La betaina viene somministrata come farmaco nel caso di malattie come l’omocistinuria sopra citata, ma anche come integratore. Sotto forma di integratore viene utilizzata nei seguenti casi: per l’abbassamento dell’omocisteina nel sangue (benessere cardiovascolare); integratore ergogenico per migliorare le prestazioni sportive degli atleti; per aumentare la massa muscolare; per facilitare la digestione gastrica in caso di ipocloridria sotto forma in questo caso di betaina HCl.

Viene anche utilizzata come cosmetico: le sue proprietà osmolitiche idratano la pelle, migliorano la barriera cutanea e proteggono le cellule dagli attacchi di detergenti più aggressivi. I cosmetici che contengono betaina variano tra detergenti per corpo e capelli e prodotti per la skin care.

Altri usi: dal fegato all’umore

Oltre al suo ruolo nel sistema cardiovascolare, la betaina offre diverse azioni benefiche per il corpo.

Negli ultimi anni molti studi scientifici hanno fornito una dettagliata panoramica sulle applicazioni terapeutiche della betaina: alcune sperimentazioni enfatizzano la sua efficacia come agente epatoprotettivo nei confronti di intossicanti ambientali, lipotropico e antidepressivo. L’azione lipotropica viene attuata nei confronti del fegato grasso (steatosi epatica), prevenendo o accelerando la rimozione di grasso deposto.

Per quanto riguarda l’azione antidepressiva, questa avviene in quanto la betaina può essere convertita in S-adenosilmetionina, sostanza dotata di effetti antidepressivi. Può inoltre esercitare un’azione neuroprotettiva nei danni indotti dall’alcol e un’attività dimagrante. Oltre al suo coinvolgimento nella prevenzione dei danni indotti dall’alcol, studi preliminari indicano un potenziale ruolo neuroprotettivo in malattie come Parkinson e Alzheimer.

La betaina nel contesto sportivo

Secondo alcuni studi la betaina può migliorare la performance sportiva a livello di forza e di resistenza muscolare. Più nello specifico, una sua proprietà è quella di contribuire alla sintesi della proteina creatina, oppure quella di agire da osmoprotettore, regolando  il bilancio idrico cellulare, rendendo le cellule più resistenti allo stress. Aumentando i depositi di creatina nella muscolatura la forza e la potenza in performance di breve durata aumentano.

I possibili effetti collaterali

Sebbene l’uso della Betaina sia generalmente ben tollerato, si osservano occasionalmente effetti collaterali come nausea, vomito e diarrea. Il suo uso è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a molecole strutturalmente correlate. L’assunzione di Betaina andrebbe evitata in fase di gravidanza e allattamento, nel caso di gastritemalattia da reflusso gastro-esofageo e ulcera peptica. Se si assumono dosi che superano i grammi giornalieri indicati possono avvenire cambiamenti di alito e sudore a causa dei processi di metilazione.

Come assumerla?

La sua dose di assunzione varia naturalmente in base all’obiettivo per cui viene presa. Per ridurre i livelli di omocisteina e promuovere una corretta funzione epatica la dose suggerita è almeno 500 milligrammi al giorno; in caso di danni epatici è bene prendere tra i 1000 e i 2000 milligrammi fino a tre volte al giorno; per migliorare la performance sportiva invece tra i 1000 e i 6000 milligrammi al giorno.

La betaina emerge come una molecola multifunzionale con impatti significativi per la salute umana: è un alleato per le malattie cardiovascolari ma lo è anche in un contesto sportivo, epatico e neuroprotettivo. La sua versatilità la rende un argomento di notevole interesse per la comunità medica e scientifica, aprendo la strada a ulteriori ricerche e applicazioni terapeutiche.